venerdì 31 luglio 2009

Trattoria Lamarta


Mappa del tragitto percorso (click per ingrandire)
Ho una conoscienza abbastanza approfondita del lago di Como, soprattutto, visto che ci vivo, del ramo di Lecco (...che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli...).
Nella mia infanzia ho passato parecchie estati sul lago Maggiore, e quindi conosco un po' anche quello.
Ma il lago di Garda era ancora in parte una novità, per me. Sì, ci ero passato vicino, ho visitato alcune località della costa meridionale, Sirmione, Desenzano, Peschiera. Ma, anche se bagna anche la mia regione, una visita approfondita non l'avevo mai fatta.
E così R, io, Maddie e Mr. Bentley, il weekend del 24-26 luglio, abbiamo iniziato a porre rimedio a questa grave lacuna con una breve vacanza a Gargnano.
Due giorni non sono certo sufficienti per esaurire l'argomento, ma bastano per farsi un'idea di come organizzare una vacanza più lunga. Non solo sul lago, ma anche sulle circostanti montagne.
Un po' per rifuggire dal caldo opprimente di quei giorni, un po' per il fascino che la montagna da sempre esercita su di noi, sabato sera abbiamo deciso di farci un giro in auto, anche con lo scopo di trovare delle mete per nuove escursioni su sentieri.
Siamo stati piacevolmente sorpresi dal paesaggio davvero spettacolare, su una strada deserta (apparentemente ad anni luce dalle mete turistiche così frequentate del Garda). Abbiamo viaggiato su tornanti arrotolati tra gole e burroni, costeggiando anche il bellissimo laghetto artificiale di Valvestino, e attraversandolo su ponti mozzafiato.

La strada parte dal lago di Garda e raggiunge il lago d'Idro. Evitando anche la concentrazione turistica di quest'ultimo ci siamo rifugiati un po' più sopra, a Treviso Bresciano. Anche perché, visto che quel giorno avevamo deciso di non cenare, dopo l'abbuffata del pranzo, cominciavamo a sentire l'esigenza di almeno uno spuntino. Le dita abili di R hanno cominciato a scorrere sulle pagine della guida dello SlowFood, trovando subito un'ottima osteria proprio qui, nella frazione Vico. La trattoria Lamarta.
Qui siamo stati accolti con calore, nonostante si stava per chiudere (oltre le nove di sera, non c'era ormai più anima viva). Abbiamo ordinato mezzo litro di rosso della casa e un tagliere di salumi di loro produzione, davvero squisiti. In particolare erano ottimi il lardo e il prosciutto. Quest'ultimo poi, mi è stato rivelato che non era affatto prosciutto, ma costoletta di maiale stagionata.
La simpatica signora si è intrattenuta a chiacchierare a lungo con noi. In particolare ero stupito di come un così bel ristorante potesse sopravvivere in un luogo così isolato da essere già deserto alle nove di sabato.
La signora ci ha raccontato di come, ormai da tre generazioni, viene organizzato il ristorante. Tutti i cibi serviti sono esclusivamente di loro produzione (e se sono tutti come quei salumi, vale un'altra visita!). In particolare hanno maiali e ortaggi, ma anche altri animali. Non hanno una carta perché il menù, che varia di giorno in giorno, non consente alcuna scelta. Si mangia quel che c'è, che dipende dunque da quali animali sono stati macellati e da quali ortaggi di stagione sono stati raccolti. La signora consiglia di dare un colpo di telefono prima se si vuole sapere che cosa sarà servito in serata.

Abbiamo pagato 15 euro. Ovviamente senza ricevuta. Data l'accoglienza familiare della signora e la sua gentilezza nel tenere aperto solo per noi, non ho avuto il coraggio di pretendererla, e quindi è con dispiacere che includo anche questo locale nella mia lista degli evasori fiscali.

Trattoria Lamarta
via Tito Speri, 56
Località Vico
25070, Treviso Bresciano (BS)
Piccoli animali ammessi solo in veranda.

2 commenti:

UnUomo.InCammino ha detto...

> non ho avuto il coraggio di pretendererla

Il problema è
1
Che purtroppo siamo arrivati ad uno stadio in cui le persone si sentono in colpa a chiedere scontrino / ricevuta fiscale

2
Non c'è alcun beneficio diretto nel richiederlo.
Dal punto di vista politico NON si vuole introdurre un conflitto di interessi E virtuoso E sistematico (quale sarebbe la detraibilità dell'IVA, meccanismo che annullerebbe in gran parte l'IVA, tassa dei poracci e che riporterebbe il gettito fiscale più sui redditi e che ha funzionato egregiamente nel portare alla luce i redditi dei dentisti, ad esempio).

dario ha detto...

Mah, io non mi sento mai in colpa.