venerdì 8 maggio 2009

Monviso


Monviso visto dal monte Bracco.
Settimana scorsa ci siamo goduta una meritata vacanza. Siamo andati in un'area che non avevamo mai visitato prima: l'area del Monviso.
Purtroppo i primi tre giorni sono stati caratterizzati da brutto, bruttissimo tempo. Ha piovuto parecchio e giu' a valle ci sono state anche delle inondazioni. Fortunatamente i giorni successivi sono stati decisamente piu' clementi, anche se non abbiamo potuto goderci appieno le escursioni che volevamo fare, sia perche' i sentieri erano pieni di fango, sia perche' il maltempo aveva causato piccole frane che rendevano pericoloso o addirittura impraticabile il passaggio sui sentieri. Oltretutto eravamo un po' ingenuamente impreparati alla presenza di tutta quella neve (sara' per il microclima del lago, ma dalle nostre parti, a quell'altitudine, la neve e' pressoche' tutta sciolta).
Nonostante cio' qualche camminata siamo riusciti a farla.

La prima e' denominata "Tumpi la pisso", che nel dialetto locale credo che significhi qualcosa tipo "cascatella nella pozza". Il sentiero parte dalla localita' Rore, nella valle Varaita. Parcheggiata l'auto abbiamo mancato la prima deviazione, pur indicata chiaramente da un cartello di legno, ed abbiamo seguito i marchi bianco e rosso, su una strada asfaltata, finche' ci siamo resi conto di essere in errore. Tornati sui nostri passi abbiamo finalmente imboccato il sentiero giusto, in riva al ruscello. Qui pero' non abbiamo fatto molta strada perche' uno dei guadi del torrente era del tutto impraticabile per il maltempo dei giorni precedenti.
Attenzione! Questo sentiero e' infestato da "savarnot", folletti piantagrane della mitologia occitana. Purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di incontrarne di veri: Maddie e Mr. Bentley si sono dovuti accontentare di abbaiare solo ad uno dei fantocci che si possono incontrare lungo il sentiero, a cura dell'associazione culturale locale.
Traccia GPS dell'escursione "Tumpi la pisso":
in rosso la prima parte su strada asfaltata, in verde il percorso giusto, purtroppo ostruito. A: parcheggio.
Andata e ritorno sul primo tratto:
  • Tempo: 1:13
  • Distanza: 4.92km
  • Dislivello: 195m (ampiezza massima 266m)
  • Altitudine: da 896m a 1103m

  • Andata e ritorno sul tratto "Tumpi la Pisso":
  • Tempo: 0:40
  • Distanza: 2.87km
  • Dislivello: 98m (ampiezza massima 255m)
  • Altitudine: da 896m a 994m

  • Un'altra bella escursione e' stata quella sul monte Bracco. Parcheggiata l'auto sulla strada vicino al convento e alla locanda, ci si incammina a piedi entrando nel bosco. Spesso l'acqua scorreva sul sentiero rendendo il cammino difficile per il fango. Ogni tanto ci sono delle costruzioni in muretti a secco che fungevano da strutture agricole. Per fortuna eravamo vicini ad una di queste quando d'improvviso e' scoppiato un temporale con grandine e l'abbiamo potuta utilizzare per ripararci. Niente di terribile, ma per paura che la situazione potesse peggiorare abbiamo preferito tornare indietro. Neanche da dire che i cani erano eccitatissimi per l'inusuale condizione atmosferica.
    L'intero giro del monte Bracco non sembra presentare particolari difficolta', se affrontato con tempo bello. E' tuttavia decisamente piu' lungo: richiede diverse ore di cammino.
    Traccia GPS dell'inizio del giro del monte Bracco:
    A: locanda e convento; B: rudere in cui ci siamo riparati dalla grandine.
    Andata:
  • Tempo: 1:15
  • Distanza: 4.37km
  • Dislivello: 67m (245m in salita e 168m in discesa)
  • Altitudine: tra 871m e 1005m

  • Ritorno (lungo lo stesso percorso):
  • Tempo: 0:59

  • L'ultima escursione di questa vacanza e' stata quella da Torrette verso Tenou. Si parcheggia al bordo di una strada secondaria, proprio dove c'e' l'inizio del percorso.

    Caprioli al pascolo
    All'inizio il sentiero e' costituito da una carrozzabile piuttosto ampia. La strada poi si insinua nei boschi, sempre in salita, passa accanto a qualche casa agricola e ad una cascatella di un torrente affluente del fiume Varaita. Si apre poi in un prato, al termine del quale e' impossibile proseguire a causa di una valanga di neve.
    Per la verita' eravamo stati avvertiti, all'inizio del percorso, da un signore gentilissimo a cui avevamo chiesto indicazioni. Dopo averci raccomandato di usare prudenza ci aveva segnalato una deviazione dalla strada maestra, proprio vicino alla madonnina all'inizio del prato, che ci avrebbe consentito di superare l'interruzione.
    Ma la visione di alcuni caprioli al pascolo ci ha ripagato a sufficienza per la fatica della salita, e quindi, dopo una pausa rifocillatoria con un trancio di focaccia e un sorso d'acqua, abbiamo deciso di tornare a valle, restituendo la tranquillita' ai "padroni di casa". Purtroppo non siamo riusciti a passare inosservati, nonostante i nostri tentativi di non fare rumore e di convincere i cani che eravamo gia' sistemati per la cena, e che quindi non era il caso di esercitare l'istinto della caccia.
    Traccia GPS dell'escursione dalla localita' Torrette:
    A: Inizio del sentiero; B: sentiero ostacolato dalla valanga; C: madonnina; D: sosta pranzo
    Andata (compreso il giro del prato dei caprioli):
  • Tempo: 1:57
  • Distanza: 5.16km
  • Dislivello: 351m (515m in salita e 219m in discesa)
  • Altitudine: da 1116m a 1495m

  • Ritorno:
  • Tempo: 1:17
  • Distanza: 4.96km
  • Dislivello: -296m (164m in salita e 460m in discesa)
  • Altitudine: da 1495m a 1116m


  • Sicuramente torneremo in questa zona per affrontare altri itinerari. Non siamo infatti riusciti ad affrontare quello che piu' ci stimolava, intorno alle sorgenti del Po, tra Pian della Regina e Pian del Re.

    Abbiamo alloggiato al Bed & Breakfast Il Bosco delle Terrecotte, a Barge, immerso nella pace dei vigneti, nel rispetto della natura.
    Statistiche cumulative delle escursioni dall'inizio dell'anno:
  • Tempo totale: 11 ore e 44 minuti
  • Distanza: 34.73km
  • Dislivello: 2286m
  • Altitudine minima: 715m
  • Altitudine massima: 1550m
  • 6 commenti:

    giovanna ha detto...

    Dario,
    mamma mia che bei posti... invidia!!:-)
    e OT:
    visto che sei un distratto :-))
    e non attivi sicuramente la risposta via mail ai commenti,
    voglio dirti che: aspetto la tua dimostrazione per ...pubblicarla!!!
    Non scherzo, mi farebbe piacere davvero!
    ciaoo:-)

    dario ha detto...

    Okay, allora, cosi' mi motivi. Dammi solo del tempo, che ultimamente e' cio' che mi manca di piu' ;-)

    giovanna ha detto...

    ti capisco... eccome no!
    non c'è fretta,
    salutone!

    luposelvatico ha detto...

    Gran bei posti, neh? Ma la prossima volta non mancare la sorgente del Po (verifica che non sia quando giunge Bossi in elicottero con la marmaglia verde) e soprattutto lo straordinario Buco di Viso!
    A Pian della Regina, vale anche una bella escursione speleologica (facile) la Grotta di Rio Martino...

    dario ha detto...

    Eh, gran bei posti si', Lupo.
    Ma sono un po' confuso. Se torno nella settimana di ferragosto, trovo ancora i sentieri innevati? Cioe, partendo da pian della regina fino a pian del re, mi bastano gli scarponi estivi o devo portare anche quelli antineve, magari con le racchette?

    luposelvatico ha detto...

    Urca, mi fai una bella domanda. Questo inverno nel cuneese le precipitazioni sono state eccezionali, roba che non si vedeva da un paio di secoli, ma in genere ad agosto al pian del re la neve non c'è perchè è molto assolato.
    però conviene che ti informi in loco prima di andarci!

    ciao