Il progetto CAD
Coltiviamo ad orto invece il giardino posteriore. La cosa risulta piuttosto difficoltosa perché, data la zona montana nella quale abitiamo, il terreno è molto scosceso. Piano piano quindi stiamo facendo dei lavori che consentono di sfruttarlo meglio.
Abbiamo cominciato questi lavori due anni fa, "disboscando" il terreno da mostruose ortiche e altre erbe matte, che hanno rivelato anche la base di un tronco di castagno abbattuto, da cui spuntavano nuovi germogli che abbiamo tagliato.
Abbiamo poi attrezzato un piccolo sentiero a gradini e tornanti che consente di raggiungere agevolmente tutti i punti del giardino. Sono state piantate delle piante da frutto (un pero, un fico, un ciliegio e un nespolo). Nella parte più bassa, limitata da una parete di cemento armato, abbiamo livellato un'area che poi abbiamo setacciato dalle pietre e riempito con del terriccio buono e grasso stallatico. L'anno scorso abbiamo avuto un buon successo con la coltivazione di pomodori e altri ortaggi, anche se il lavoro è stato piuttosto difficile per via della pendenza. Per questo abbiamo quindi deciso di provvedere con terrazzamenti, che, oltre a rendere la coltivazione più agevole, aiutano a rallentare e limitare smottamenti causati dal maltempo.
Dato il successo di questa prima opera, in autunno provvederò a costruirne una seconda simile, un poco più grande.
L'idea originaria, copiata da idee viste in altri giardini, era di fissare uno o due tronhi d'albero al terreno perpendicolarmente alla direzione della pendenza, formando una specie di scalino che consentisse un tratto di accumulo orizzontale. Il progetto si è poi evoluto nella costruzione di un vero e proprio "muro" di tronchi sovrapposti, alto circa cinquanta centimetri, lungo due metri, delimitato da altre due pareti laterali, lunghe circa un metro. Quel che ne è risultato è una specie di cassa di legno di due metri quadrati, aggrappata al declivio, perfettamente orizzontale.
i pali di sostenimento sono ricavati da quattro tubi di acciaio lunghi un metro, materiale di recupero. Sporgono circa mezzo metro dal terreno e quindi sono stati interrati per mezzo metro. I tronchi sono in realtà sezionati a metà. Sono nove pezzi da due metri (sei per la parete frontale e tre, tagliati, per quelle laterali. Hanno un diametro di circa 8cm, e quindi l'altezza complessiva è di poco meno di 50cm. Sono costati 3.50€ l'uno a Leroy Merlin. Sono venduti già trattati in autoclave per uso esterno, ma ho preferito, per maggior sicurezza, verniciarli con un impregnante idrorepellente. I tronchi sono fissati ai pali con delle viti mordenti. La spesa totale è stata dunque di 31.50€ per il legno più circa 10€ di materiale vario.
6 commenti:
Vedo che anche dalle tua parti ci sono gli stessi problemi che abbiamo noi in collina a casa di mio suocero. Noi per i terrazzamenti abbiamo usato degli scarti di pietre che vengono estratte in zona. In pratica abbiamo realizzato dei grandi muri in pietra al posto delle tue terrazze con il legno. Il terreno è molto grande sulle terrazze noi abbiamo vigna e piante da frutto. Per l'orto c'è un posto più pianeggiante e comodo soprattutto da bagnare. Anche se pioggia quest'anno ne abbiamo avuta quanto basta.
Buon lavoro.
Urca! Sarebbe piaciuto anche a me, e per qualche tempo ci ho creduto, fare i terrazzamenti con muretti a secco. Il problema e' che i muretti a secco bisogna saperli fare, se no finisce che ti crolla tutto!
Un vicino (che ha un pezzetto di terra proprio da parte al mio, e quindi ha la stessa pendenza, ha terrazzato con un muro alto circa un metro di mattoni e cemento. Un giorno, durante un temporale particolarmente piovoso l'acqua gli ha abbattuto il muro.
Capperi che forza !!
Veh..nel nostro caso non si tratta propriamente di un muretto a secco di quelli stile montanga o Irlanda...non se se hai presente ma le pietre sono in pietra di luserna e pesano da 40 ai 60 chili l'una, è facile costruire un muro di contenimento in questo modo anche se moooolto faticoso.... Il muretto a secco non reggerebbe gli smottamenti causati dall'acqua. E' stato un bel lavoraccio davvero ma è da almeno 7 anni che regge mentre prima le franette erano una piaga.
Ah, la pietra di Luserna. Bella, quella. Chissa' quanto vi e' costata!!!
No no, i muretti a secco, se fatti con arte, non cadono proprio. Qui da noi, su questa antica strada, ci hanno fatto anche i sostegni dei tornanti, per non parlare anche delle casette per il bestiame o per gli attrezzi agricoli. Ora, io non ci farei su' un grattacielo, ma un muro di contenimento e' decisamente migliore se a secco piuttosto che come il mio vicino di casa naif, perche' mentre mattoni e cemento riparano l'acqua, il muro a secco la filtra. Se piove molto, quindi, il muro pieno e' sospinto dalla massa di fango, il muro a secco invece lascia passare l'acqua e blocca la terra, che e' proprio quel che deve fare. Tant'e' vero che i muri di contenimento in cemento li fanno con dei fori apposta.
Pero', il problema principale dei muretti a secco, ripeto, e' che bisogna saperli fare. E questa e' una conoscenza che come tante altre sta scomparendo.
Bene....allora buone ferie, anche se breci, l'importante è che siano trascorse senza fretta e..ovviamente ma non è sempre così...lontani dal lavoro, con la testa e con il corpo.
A presto.
Io sarò in ferie ancora l'ultima di agosto...e stavo pensando di andare in Valle anche io e la seconda di Settebre....dove...ancora non so.
A presto.
Che mani d'oro! Complimenti! Ci sarebbe qualche lavorino simile da fare sui pianelli della nostra casa in Lunigiana. Noi siamo così inetti che ci limitiamo alla lotta contro le acacie infestanti.
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