venerdì 25 settembre 2009

La Valle d'Aosta e la vacca


Teteun
La vacca è l'animale simbolo della regione Valle d'Aosta. Qui, infatti, l'allevamento della vacca è molto diffuso, e i prodotti di origine bovina sono particolarmente pregiati. Latte, formaggi, carne.
In quella regione abbiamo assaggiato per la prima volta una specialità ottenuta da un insolito taglio: il "Teteun", cioe' la mammella [pronuncia tetén, dove entrambe le e suonano più come il dittongo vocalico nell'inglese "bird" o nel francese "beuf" o nel tedesco "Köln"].
Durante le vacanze dello scorso agosto siamo andati alla sagra dedicata a quel prodotto nella cittadina di Gignod, la "la Fëta di Teteun", e l'abbiamo assaggiato in tre diversi modi: bollito, stufato con salsa di pomodoro e affettato sottile come un prosciutto cotto. Mi aspettavo di mangiare qualcosa di duro e nodoso. Invece la carne è molto tenera, un po' spugnosa, molto simile al prosciutto cotto. Come spesso capita con la cucina regionale di tradizione, questo tipo di alimento prende origine dall'esigenza di non sprecare alcuna parte commestibile dell'animale.


Bataille des Reines
Parlando di vacche, abbiamo avuto il piacere di assistere ad un altro evento tradizionale: le "Batailles de Reines" [le battaglie delle regine]. Come la signora del nostro bed and breakfast ci ha spiegato, le vacche di una mandria, in mancanza di un toro dominante, allo stato brado tendono naturalmente a combattersi l'una l'altra per stabilire una gerarchia, in testa alla quale c'è la Regina. Questi combattimenti, simbolici, e mai cruenti, sono tuttavia molto spettacolari. Terminano quando una delle due contendenti si sottomette all'altra, platealmente fuggendo dalla spinta della fronte dell'avversaria.
L'evento delle "Batailles de Reines" è il campionato di combattimenti tra regine di diverse mandrie, organizzato come una competizione ad eliminazioni. Noi siamo andati ad una giornata delle eliminazioni, dove circa 100 vacche di diversi produttori erano divise in coppie. In un grande spazio circolare avevano luogo tre diversi combattimenti contemporaneamente. Il tifo era molto sostenuto. La cosa più strana era il linguaggio parlato dallo speaker: il dialetto locale, che suonava un po' come un misto di italiano e francese. Evidentemente lo spettacolo era rivolto agli spettatori locali.
Sfortunatamente non c'è stato modo di vedere le finali, che si sarebbero disputate l'11 ottobre ad Aosta, in una arena coperta dedicata. Dicono che questo appuntamento annuale è in genere un evento molto sentito dagli aostani.

Altre informazioni su questi eventi su Rubbah Slippahs in Italy, qui e qui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho una copia in PDF del giornale If Fatto quotidiano di mercoledì dove si parla anche di MArino.
Mi dai un indirizzo e.mail dovwe possa inviarti 11MB di pdf ?? Dovrebbe interessarti.
buon fine settimana.

dario ha detto...

c_dario (at) yahoo.com

non so se yahoo se li pigli, 11 mega. Magari zippalo e fallo passare nel passaverdure, e proviamoci

Luposelvatico ha detto...

Io ho visto una volta sola in vita mia la finale della battaglia delle regine ad Aosta...una delle cose più noiose che abbia mai visto, non vedevamo l'ora che finisse...mai più:-)

dario ha detto...

Lupo! Grazie per il prezioso contributo. Ne terro' sicuramente conto. La prima volta che mi capitera' di deliziarmi con un evento del genere non ti invitero'.