venerdì 30 dicembre 2011

Da Bus


È luogo comune che alle Hawai'i il turismo sia un po' di elite. In effetti data la loro dislocazione in mezzo all'oceano (le Isole sono piuttosto distanti da qualunque parte si arrivi) la sensazione è qualcosa di esotico. Dalla California distano almeno cinque ore di aereo, e quindi solo ad arrivarci non è proprio economico. Per non parlare di quanto costi, in termini di tempo e denaro, se si arrivi dall'Italia.
Di conseguenza, sbarcando a Honolulu, si trova l'ambiente tipico di questo tipo di turismo. Lo struscio un po' snob per le strade alla moda, la spiaggia di Waikiki, e nel traffico tante limousine.

Invece l'isola di Kaua'i è un po' in disparte rispetto le mete tipiche del turismo hawaiiano. E i mezzi di trasporto pubblico più comuni sono gli autobus di linea The Kaua'i Bus, familiarmente Da Bus (slang per "the Bus").
Purtroppo, se questi autobus sono molto utilizzati dai residenti, non si può dire lo stesso per i turisti. Consiglio invece a tutti quelli che vanno in vacanza a Kaua'i di utilizzarli, perché sono comodissimi, economici, efficienti e si può sperimentare meglio i costumi locali.

Il servizio, per le tratte che io ho sperimentato, è molto buono. Sempre in orario e con corse frequenti.
Certo l'auto è molto più comoda, visto che il bus deve rispettare determinati orari e impiega naturalmente tempo per le fermate intermedie. Però non costringe all'attenzione alla guida e ci si può concentrare sui paesaggi fuori dai finestrini.
Il costo fisso di una corsa (indipendentemente da quanto lunga sia) è due dollari (non proprio economico, se si tratta di una corsa breve, ma molto conveniente se si considera che è possibile girare l'intera isola). Non bisogna fare un biglietto ma si infilano direttamente i soldi dentro una cassetta a fianco dell'autista. Molto più conveniente, come abbiamo fatto noi, acquistare un abbonamento che dà diritto all'utilizzo illimitato di tutte le linee per un mese a 25 dollari.
Nella città di Lihue ci sono alcune linee che fanno servizio urbano, tra cui ce n'è una dal nome divertentissimo "Lunch Shuttle", in corsa nelle ore intorno a mezzogiorno e che ferma vicino ai ristoranti/fastfood più consueti (immagino che sia utilizzato dai lavoratori nella loro pausa pranzo).
Fuori Lihue, invece, le linee svolgono servizio sia urbano sia extraurbano. Percorrono infatti la highway e fanno frequenti deviazioni nei centri abitati, raggiungendo ospedali, scuole, centri commerciali e luoghi di utilità pubblica.

Il bello di Da Bus è l'umanità e la cordialità del servizio. Spesso l'autista si ritrova a chiacchierare con i passeggeri. Una volta l'ho sentito cantare insieme alla radio accesa "It's aloha friday, no work till monday", canzone pop hawaiiana molto comune, e poi, rivolgendosi ai passeggeri urlare "This is my song, friends!", allegro al pensiero del weekend che sarebbe cominciato a breve. Un'altra caratteristica autista era quella che ci ha accompagnato un paio di volte a Poipu: una nonnina con un cappellino adornato da teneri fiorellini che guidava lentissima nonostante le strade pressoché vuote, e ad ogni fermata ne annunciava il nome, anche se noi eravamo gli unici due passeggeri e sapeva quale fosse la nostra destinazione (la chiedono, a volte, per fini statistici).

Anche i passeggeri hanno un atteggiamento generalmente rilassato e amichevole (che differenza con la metropolitana di Milano!), e non mancano mai di salutare quando salgono e di ringraziare l'autista quando scendono. Si trova di tutto: dal ragazzo che fa il filo alla ragazza al tipo vestito da Michael Jackson che cerca di attrarre l'attenzione. L'uomo d'affari che non molla un secondo il telefonino e il nonno che sorride a tutti quelli che ne incontrano lo sguardo. In ogni caso, il più delle volte si finisce a chiacchierare con qualcuno che si incontra in vettura o alla fermata prima di salire, come se ci fosse un legame fraterno che accomuna tutti quelli che utilizzano Da Bus.

Sarebbe bello che il servizio funzionasse anche di notte, in modo da poterlo utilizzare anche per le uscite serali. Bisognerebbe potenziare le linee verso alcune destinazioni: per esempio non esiste una linea che porta in montagna (anche perché i centri abitati sono pressoché tutti connessi dalla highway che percorre quasi tutto il perimetro dell'isola). In generale sono ottimamente servite le destinazioni per i
locali, ma non altrettanto le mete turistiche. La splendida spiaggia di Poipu, ad esempio, che si trova su una deviazione dalla highway, ha una sua linea, ma le corse non sono sufficientemente frequenti, il che costringe a sprecare molto tempo nell'attesa.
Una cosa che ho trovato sgradevole è l'abitudine a tenere l'aria condizionata a paletta. Bisogna premunirsi con qualcosa da indossare, dal momento che fuori si sta in short e maglietta.
Davanti al cofano dell'autobus è sistemato anche un portabiciclette che ne può contenere fino a due. Credo che le bici viaggiano gratuitamente insieme al passeggero pagante. Questo servizio è utilizzato frequentemente: alla fermata il ciclista sistema la bici e poi sale. Non ho però capito se bisogna prenotarlo in anticipo (che succede se dovessero capitare più di due ciclisti sulla stessa corsa?). Ovviamente le vetture sono dotate di ascensore per i disabili e spazi per sistemare le sedie a rotelle.
Il servizio è dimensionato in modo perfetto (credo che a questo servano i dati statistici che ho menzionato sopra): i sedili sono spesso tutti occupati o quasi, ma raramente capita che qualcuno debba rimanere in piedi. Mi è capitata una sola volta, nell'ora di punta per gli studenti, una corsa sovraffollata (mai però qualcosa di paragonabile ai servizi pubblici delle nostre città).

Insomma, se si apprezza l'atmosfera di calma e confortevole rilassatezza che si respira a Kaua'i, Da Bus è il modo migliore per visitare l'isola.

Anche per questo post, le foto sono di Rowena

3 commenti:

giovanna ha detto...

I post sui viaggi fanno un po' 'viaggiare' anche chi, per vari motivi, non può farlo!
Grazie, dunque. Io amo molto conoscere le culture, gli stili di vita, l'umanità dei posti visitati. Questo post ne offre un gradevole squarcio.
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Artemisia ha detto...

Mi piace questo Da Bus. Sto cercando di immaginarmi gli autisti dell'ATAF che cantano "La porti un bacione a Firenze"... ma non ci riesco. Chissà perchè! :-)

giovanna ha detto...

ehii, sono ancora in tempo per il Buon Anno? :-)
Che sia un Buon 2012, Dario. Per te e per i tuoi cari.

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