lunedì 9 settembre 2013

Ma quale retroattività?

Per i legali di Berlusconi, la legge Severino non e' applicabile al suo caso perche' e' incostituzionale applicare una legge retroattivamente.
Ma retroattivamente rispetto a che cosa? Al reato?
A parte il fatto che considerare la legge Severino retroattiva rispetto al reato significa ammettere il reato, non credo che sia incostituzionale applicare un provvedimento retroattivo ad un reato.
Se vado a rubare e poi mi danno un anno di galera, naturalmente la sentenza e' retroattiva, perche' giudica un reato che e' avvenuto prima. Sarebbe quindi incostituzionale, secondo i legali di Berlusconi, che una sentenza giudichi un reato gia' commesso prima?

No no, io credo che sia ragionevole pretendere che la legge Severino non sia retroattiva rispetto alla condanna, non al reato. Perche' e' alla condanna che si riferisce. Troverei ingiusto che uno venisse condannato, magari scontasse la pena, e dopo qualche anno gli venisse aggiunto un altro pezzo di pena, questo si'. Ma che la magistratura non possa applicare una pena perche' il reato e' stato commesso prima, be', questo mi pare francamente un po' bizzarro.

O forse non ho capito il senso?

2 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Ma tu hai capito perfettamente, Dario!
Sono i legali di B. che ciurlano nel manico e fanno finta di non sapere che la parte della legge Severino relativa all'incandidabilità - che ora vogliono impugnare - non è una sanzione penale e nemmeno con effetti penali derivanti dalla condanna. Si tratta del venir meno di un requisito soggettivo (in soldoni, fedina penale pulita!) per poter accedere a cariche pubbliche:
così come recita il primo comma dell'art. 51 della Carta Costituzionale, laddove afferma che "Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge".

E la legge ora stabilisce che non puoi essere un condannato. Ad abundantiam, la Legge Severino è già stata applicata in 37 casi, senza che nessuno alzasse la voce per protestare e nessuno ha sollevato il problema della "retroattività" quando si è trattato di non ricandidare Cosentino e Brancher...

dario ha detto...

:-) si' si'...

E' che mi divertiva l'idea di un giudizio che non puo' essere retroattivo...

Insomma, io commetto un crimine, se mi giudicano colpevole posso sempre dire "eh, ma dovevate dirmelo prima che mi avreste giudicato colpevole, adesso e' troppo tardi!"