martedì 15 aprile 2008

Il colpo di spugna


Walter Veltroni, leader del PD
Davvero un triste giorno quello che ci vede consegnare alle destre fasciste la Nazione, ma il mio commento di stamattina è un'altro.

Veltroni. Veltroni ha perso, miseramente perso, visto che ora, con le logiche elettorali (da lui volute) un solo voto in meno significa essere in minoranza. E lui, di voti in meno, ne ha ottenuti (razziati, direi) il dieci per cento in meno del previsto.
E di questo, secondo me, se vuole essere onesto, deve rendere conto in primo luogo ai suoi elettori. Deve rendere conto a loro se la sua macchina mediatica non è stata all'altezza di battere lo Psico-Nano e i suoi camerati, e ciò ha davvero dell'incredibile visto che anche i fedelissimi di destra cominciavano a dire che Berlusconi gli stava antipatico! "Bella forza", si potrebbe ribattere, "Berlusconi è il capo di metà dell'informazione italiana, ti credo che ha vinto il confronto mediatico!". Certo bisognerebbe anche indagare sugli assurdi motivi per cui a chi possiede metà dei media sia consentito di correre per le elezioni... ma questo è un altro discorso.

Non solo. Veltroni dovrebbe rendere conto, secondo me, soprattutto, a chi ha seguito la filosofia del "voto utile". Cioè a chi, tra gli elettori di sinistra, ha deciso di turarsi il naso (e anche le orecchie ed ogni altro orifizio corporeo) e di votare per il PD che, francamente, con la sinistra non ha proprio nulla a che spartire. Di votare i Padroni subito dopo essersi disperso dalla manifestazione contro di essi. Ecco. Quelli, per combattere il Fascismo non hanno dato la vita, come i nostri antenati, ma la coscienza. Hanno tradito i loro valori per combattere il Merda. Hanno dato una parte di sè, e Veltroni non ha saputo difendere nemmeno quelli.

Veltroni ha fallito, e come ci si aspetterebbe secondo la logica di un Paese moderno e civile, verso cui Veltroni tendeva in campagna elettorale, dovrebbe dimettersi. Credo che dovrebbe farlo, ammettendo pubblicamente la propria sconfitta, in segno di scusa a chi col cuore, o turandosi gli orefizi, ha votato per lui.

Veltroni ha fallito.
Ma in una cosa, è riuscito benissimo. Nel colpo di spugna.
Ora il Parlamento Italiano deve fare a meno della Sinistra, magicamente scomparsa nel cappello dell'illusionista, per mano di Veltroni. Sessant'anni di tradizione. Sessant'anni di difesa dei più deboli. Sessan'tanni di diritti per chi la ricchezza degli incravattati l'ha costruita con il sudore della propria fronte, con il sangue delle morti bianche.
Bravo Veltroni, ora sì che il Paese ha ottenuto quella democrazia e quella governabilità che ci mancava.

3 commenti:

Angela ha detto...

giorno di grande dolore.
abbracci
angela

luposelvatico ha detto...

Veltroni avrà pure fallito, ma non mi sembra che altri progetti di "sinistra" abbia avuto maggior fortuna. Mi sbaglio?

mistral ha detto...

Posso astenermi da qualsiasi commento? Devo ancora smaltire le due giornate da scrutatrice e temo mi occorrà ancora un po' di tempo per disintossicarmi dal pestilenziale olezzo delle schede elettorali.
A presto
un abbraccio