La parola "turismo" evoca, oltre che riposi al mare o in montagna, visite a
musei.
Ovunque si capiti, si trova un qualche museo su un argomento specifico, allo
scopo di espiare in uno sfoggio di impegno culturale, ogni possibile
concessione al lassismo e al divertimento, quasi si tratti di colpe.
Certamente non si può generalizzare, ma certe volte davvero mi pare che
il museo sia solo una scusa per darsi una certa aria di intellettuale, quando
proprio non ce n'è motivo.
Ed è forse così che si giustificano certi musei, come ad esempio
quello degli strumenti di tortura di San Gimignano, tanto per citarne uno.
Gli strumenti di tortura.
Non bisogna essere un po' maniaci per visitare un museo del genere?
E che dire del feticismo del visitatore del museo dell'Ombrello di Gignese?
Dipende ovviamente dal luogo della vacanza. Non dirò certo che gli
Uffizi non meritino di essere visitati se si è a Firenze, o i Musei
Vaticani a Roma, o il Louvre a Parigi. Però a me, in generale, il museo
m'annoia un po', lo devo ammettere con tono un po' colpevole.
In genere quando siamo in vacanza preferiamo spendere le nostre energie nella
metodica ricerca di una osteria autentica, una trattoria genuina, un caseificio
artigianale. E così, durante la vacanza nel cuneese di qualche tempo fa
(qui le escursioni), siamo finiti nel negozio La Formaggeria, a
Torre Pellice.
Visitando un negozio di questo genere bisogna concludere che, dal punto di
vista culturale, non si tratta di cosa così diversa da un museo. La
filosofia di Bruna Magnano, che gestisce il negozio, è quella di
rifiutare i prodotti commerciali di massa e di offrire invece la qualità
di nicchia, legata al territorio, che tenta di divulgare la tradizione,
preservandola dall'omologazione imposta dal mondo circostante.
Mi pare che questo sia proprio lo scopo di un museo. Solo che il museo mi evoca
un odore un po' "muffoso", La Formaggeria, invece, accoglie il visitatore con
un invitante profumo.
Il banco espone decine di formaggi della zona, oltre che altri prodotti: pasta
fresca, oli d'oliva, conserve di vario genere... Tra i nostri acquisti ci sono
i formaggi illustrati in queste foto:
- Pagliettina, formaggio di latte misto vaccino, caprino, ovino, molle
e spalmabile, dal sapore forte e acidulo
- Tomino di capra stagionato, semiduro, sapore intenso e deciso
- Pecorino stagionato nel mosto, semiduro, forti note di sapore provenienti dal
mosto che ne colora la superficie della crosta
- Ricotta stagionata nel fieno, semidura, salata, sapore del fieno
La Formaggeria Di Magnano Bruna
Via Arnaud, 6, 10066 Torre Pellice (TO)
venerdì 29 maggio 2009
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6 commenti:
Un saluto al volo al mio amico buongustaio,
Artemisia
bentornata!
Lieto che sia venuto nei miei posti, spero abbia visitato anche la macelleria Michelin Salomon a Bobbio Pellice con i suoi solumi fatti come una volta e le Mustardele che si trovano ormai di rado. E' anche un presidio Slow Food ed è un posto in cui amo andare quando vado da quelle parti.
Ah.....dimenticavo, un saluto a te !
PS... i pomodori Rouge d'Iraq stanno bene e le piantine sono nelle cariche.
Max, piemontese si', ma non sapevo che eri di questa zona!
Contento per i tuoi rouge d'iraq, noi quest'anno, tra le varie sementi, stiamo tentando l'agricoltura di sussistenza, cioe' abbiamo fatto germogliare i semi dell'anno scorso e ora ne sono uscite delle piantine all'apparenza abbastanza sane. Qui in quota siamo un po' in ritardo rispetto alla stagione, prevedo tuttavia una scorpacciata di sugosi pomodori.
Un saluto a te!
Ah, dimenticavo. No, Michelin Salomon non l'abbiamo visitato, buono a sapersi, lo visiteremo la prossima volta (tanto dobbiamo tornarci!). La mustardela l'ho trovata in qualche negozietto tipico, ma non l'ho mai provata.
In effetti non sono proprio di quella zona ma è una delle valli che ho frequentato e frequento di più. Dal mio paesello a Torre Pellice ci sono 45 chilometri.
Se vai a Bobbio, ti consiglio poi di proseguire verso Villanova (il borgo fin dove arriva l'asfalto).
Li posi la macchina e poi in un'ora arrivi alla conca del Prà dove c'è il rifugio Jervis a 1732 metri.
Quella è una buona base per andare al colle della croce oppure al colle Barant dove c'è un giardino botanico d'altura, ma è anche bello godersi i prati in fiore e il panorama.
info: http://www.ghironda.com/vpellice/pages/932755.htm
Per i tuoi pomodori, auguri per il raccolto. Spero che la semenza che hai fatto non sia da qualità ibrida altrimenti i frutti saranno un po' 'rachitici'. I miei genitori lo fanno da sempre anche se integrano le loro qualità con altre piantine tutti gli anni per vedere se possono fare il seme e soprattutto che le piante portino l'anno successivo senza fare troppe foglie e pochi frutti.
Si', Max, il Willy Jervis da Villanova era una delle escursioni che avevamo pianificato, ma dato il maltempo non siamo riusciti a fare. Ed e' una delle ragioni per cui abbiamo deciso di ritornare.
Pensavamo di tornare in Agosto, ma spese impreviste hanno ridotto drasticamente il budget :-(
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