mercoledì 13 ottobre 2010

Alleanze

Ieri sera ascoltavo il Tg di Mentana. Non ero molto concentrato sulla TV, perche' quando ceno preferisco rivolgere la mia attenzione al cibo e ai commensali (nella fattispecie mia moglie R).
Il Tg di La7 mi piace. Per la verita' questa affermazione non e' molto significativa, visto che si tratta dell'unico Tg decente. O almeno l'unico che si piglia nel bosco di castagni dove abito.
Mentana invece no. Cioe', come diavolo si fa a passare dalla direzione di un Tg che distorce la realta' per servire il Padrone alla direzione di uno in aperta polemica, senza perdere la faccia?
Ma va be', non di questo volevo parlare. Di che cosa volevo parlare? Ah, si'.

Non mi e' sfuggito, ieri siera, al Tg7 l'intervista a Bersani. Ecco qui la notizia, da Libero-news, ma googolando "Bersani Ferrero Diliberto La7" escono mille altri risultati che propongono piu' o meno le stesse parole.
Secondo me Bersani non e' stato sufficientemente chiaro (o sono io che ho confuso un po' le cose che ha detto?).

Le questioni secondo me sono tre:
1) La ricerca di una alleanza per formare un governo dopo le elezioni (che, si auspica - anche se io non ci credo -, verranno celebrate dopo aver cambiato la legge elettorale).
2) Stabilire quali siano gli interlocutori che dovranno essere chiamati in causa per formulare una nuova legge elettorale.
3) Visto che nel frattempo il governo cadra' (si spera, altrimenti il discorso non sta in piedi), bisognera' trovare una alleanza per formare un governo temporaneo.

Che' infatti, a scapito di quanto dice Berlusconi, non e' ne' il parlamento ne' il governo che decide se si va a elezioni anticipate o se si trova una maggioranza alternativa. Ma il Presidente della Repubblica. Che poi, mi si corregga se sbaglio, a rigore, non e' che decida molto nemmeno lui. Cioe', se dalle consultazioni emerge una coalizione di maggioranza alternativa allora bisogna nominare un presidente del consiglio, se invece non esiste nessuna maggioranza alternativa non si puo' che indire le elezioni. Quindi non e' che Napolitano possa decidere molto. La scelta tra le due opzioni e' determinata dall'esistenza o meno di una maggioranza alternativa.
A me evidentemente non piace l'arroganza di Berlusconi quando dichiara di decidere se andare alle elezioni o no. Lui non decide un bel niente, perche' se il governo e' supportato da una maggioranza, governa e non c'e' bisogno di elezioni. Se no si deve dimettere, e quindi non solo non ha l'autorita' di indire elezioni, ma non puo' nemmeno governare. Si faccia da parte e stia zitto.
Pero' la maggioranza alternativa c'e' o non c'e', non e' che Napolitano la possa creare. Se Berlusconi non avesse piu' la maggioranza (perche' Fini non lo sostenesse piu'), e se poi tra le forze alternative (Pd, IdV, Udc, Fini e compagnia cantante) non si riuscisse a formare una coalizione che raggiungesse la maggioranza dei parlamentari, be', c'e' poco da fare. Quindi la decisione se ricorrere alle elezioni e' in potere delle forze politiche. Eccome! Se si alleano, non si vota. Se non si alleano, si vota.

Quindi, secondo me:
1) Che Bersani si allei un po' con chi gli pare, anche se mi pare triste tagliare fuori Diliberto e Ferrero prima ancora di valutare se ci siano convergenze ideologiche tra gli elettori del Pd e dei due mangiabambini (non si e' ancora deciso su che cosa basare l'alleanza, come si puo' decidere con chi farla?). Mi sembrerebbe uno scopiazzamento dell'antidemocratico modello americano: bipolarismo con uno scassaballe (Ralph Nader) che e' l'unico che dice le cose giuste ma e' sempre tagliato fuori. Se Bersani trovasse una alleanza di governo con Fini e Udc (oltre che DiPietro), piangerei la morte della Sinistra.
In ogni caso, spero che Bersani (al contrario di quanto fece il suo revolucionario predecessore) cerchi almeno la via del governo , e non dell'opposizione, altrimenti ci spetta un altro mandato di Berlusconi. Non credo che l'Italia lo sopporterebbe (tantomeno gli elettori del Pd). Quindi, se vuole lasciare fuori Diliberto e Ferrero, che lo faccia assicurandosi pero' una alleanza che possa governare!
2) A mio parere, poiche' le elezioni sono le regole del gioco, la maggioranza che deve approvarne la legge deve essere la piu' ampia possibile, tra i partecipanti del gioco. Teoricamente dovrebbe includere anche Berlusconi stesso (che nel frattempo sarebbe passato in minoranza). Evidentemente questo non e' possibile, visto che, ora mi pare chiaro a tutti tranne che ai vichinghi leghisti, Berlusconi e' la causa del regime antidemocratico nel quale ci troviamo. Berlusconi vuole sovvertire le regole a suo vantaggio personale, e dove non puo', vuole eluderle. Cio' lo esclude dal diritto di scelta democratica delle regole. Ma tutte le altre forze politiche dovrebbero essere della partita. Compresi, perche' no?, Diliberto e Ferrero.
3) Bisogna trovare una maggioranza che sostenga un governo per tutto il tempo necessario per partorire 'sta benedetta legge elettorale. Questo governo serve per governare, e non per fare la legge elettorale. La legge elettorale la fa' da chi detiene il potere legislativo, cioe' il Parlamento, mica del Governo. Inoltre, quale che sia la maggioranza che sostiene il Governo, come dicevo al punto 2, e' bene che la legge elettorale sia sostenuta da una maggioranza la piu' ampia possibile, e quindi anche dalle forze che non concorrono alla maggioranza di governo. Il motivo per cui e' utile che si nomini un governo per il tempo necessario per fare la legge elettorale e' che, non potendo ovviamente rimanere senza governo, se cio' non avvenisse bisognerebbe ricorrere alle elezioni, e quindi votare con la vecchia legge elettorale. E votare con la vecchia legge elettorale un Parlamento che si occupi di modificare la legge elettorale mi pare un po' bizzarro. Come accadde l'altra volta, dalle elezioni uscirebbe una maggioranza che non vorra' essere delegittimata dalla modifica della legge elettorale (che potenzialmente avrebbe portato ad una maggioranza diversa).

Quello che non capisco e' per che cosa Bersani cerca l'alleanza con UDC e Fini, oltre che con le colonne d'Ercole IdV e Vendola, rifiutandola invece con Diliberto e Ferrero. Come alleanza per un governo a termine che governi per il tempo necessario per rifare la legge elettorale? Come interlocutori per decidere come la legge elettorale venga fatta? O come alleati per il governo che dovra' nascere nel nuovo corso dopo le elezioni?

Boh!

1 commento:

Artemisia ha detto...

Ma infatti è inutile secondo me fare tanti pronostici. Tanto il governo non cade e nessuno ha voglia di andare alle elezioni.

Ne sento parlare un gran bene di questo TG di LA7 però Mentana sta sulle balle anche a me.