martedì 11 marzo 2014

Post confuso

Niente da fare. Non ci danno neanche il contentino della parita' di genere.
Io ho gia' li' pronto in tasca un bel telavevodetto dei piu' classici da propinare a tutti gli elettori di Renzi pentiti.

Sono confuso.

Non ho mai pensato che ci fosse davvero un "fare squadra" dei maschi per vietare l'accesso al potere alle donne. Cosi' come non ho mai creduto che ci fosse un complotto maschile nel mondo del lavoro.
Piuttosto ero convinto che ci fossero degli uomini arrivati al potere in politica e al successo nel lavoro in modo piu' facile delle donne per via di una diffusa convinzione (falsa quanto volete, ma dura da estirpare) che i maschi siano migliori delle femmine in entrambi i campi. Insomma, la mia visione era che una persona che arriva al potere (ed indubbiamente e' piu' facile per un uomo) tendera' a difendere quella posizione nei confronti di tutti gli altri (indubbiamente piu' probabilmente donne). Il che e' un'ovvia ingiustizia nei confronti di tutti quelli che non hanno accesso, uomini o donne. Insomma, io che non ho potere subisco un'ingiustizia simile a quella di una donna che non ha potere. Anche se la subisco con maggiore frequenza da un uomo.

E poi credevo anche che fosse una questione di attitudine. Che la competitivita' e l'aggressivita' siano tratti caratteriali piu' comuni negli uomini che nelle donne, per una ragione direi genetica, piu' che culturale. E l'aggressivita' e la competizione aiutano ad ottenere potere.
Il che potrebbe spiegare, ma non certo giustificare, come mai ci sono piu' maschi al potere.
Penso pero' che, soprattutto in politica, sarebbe meglio che chi muove le leve sia motivato da uno spirito altruista, solidale e non cerchi di ottenere potere combattendo con violenza. Insomma, se aggressivita' e' competitivita' sono caratteristiche maschili, mi piacerebbe che i miei governanti e i miei superiori fossero donne.
A dir la verita' non e' che la distinzione sia cosi' netta. Nel mondo del lavoro, mi e' capitato (anche se molto meno frequentemente), che sopra di me nell'organigramma fosse una donna. Ma nella totalita' dei casi non e' stato affatto meglio, perche' purtroppo il potere e' detenuto allo stesso modo. Insomma, sarebbe bello che il sistema cambiasse e desse molte piu' opportunita' alle donne. Ma mi piacerebbe non soltanto perche' cosi' ci sarebbe piu' giustizia di genere, ma perche' sarebbe un mondo piu' giusto.

E invece gli episodi di ieri dimostrano chiaramente che c'e' proprio un disegno da parte dei maschi. Mi perdonino, le donne. Mi vergogno per quello che e' avvenuto ieri. Ma, giuro, io non c'entro niente.

3 commenti:

dario ha detto...

Per inciso, penso che sia proprio giusto quello che dice Forza Italia (donne comprese), cioe' che quello che bisogna valorizzare e' il merito, e non il genere. Che una donna abbia le stesse opportunita' di un uomo di arrivare al potere, e che chi arriva al potere ci arrivi per merito e non per l'appartenenza ad un genere (quindi le quote rosa non hanno proprio ragione d'essere).

Ma penso pure che credere che le donne riescano ad affermarsi anche solo quanto basta per dimostrare di avere quel merito richiesto al pari di quanto un uomo possa fare sia pura ipocrisia.

Mia moglie e' casalinga. Per scelta, non per costrizione. Ma la sua opportunita' di affermarsi e' infinitesima rispetto alla mia

Artemisia ha detto...

Non ho parole tranne "che schifo!"
Soprattutto il voto segreto. Neanche il coraggio delle proprie schifose idee. Soprattutto quella cinquantina di voti del PD che sono mancati. Che partito di merda!
Per il resto non mi meraviglia neanche un po'.
Unica nota positiva: l'accordo trasversale che le parlamentari sono riuscite a trovare "disubbidendo" ai maschi padroni nel loro partito.

dario ha detto...

Sono totalmente d'accordo con te.