venerdì 25 gennaio 2008

Vergogna!

Ecco, come prevedibile il governo Prodi e' caduto per la fallita maggioranza al voto di fiducia di ieri.
Onore e merito comunque a "nonno" Prodi per non aver ceduto al ricatto di Mastella.

Come annunciato, Mastella ha votato contro la fiducia a Prodi, e questo l'ho gia' ampiamente commentato nel post di ieri. Ma perche' avrebbero dovuto gli altri due senatori dell'Udeur (Nuccio Cusumano e Tommaso Barbato) seguire la stessa strada?

Che i magistrati indagano Mastella (e sua moglie), e lui si dimette da Ministro, d'accordo.
Che Mastella voti contro la fiducia a Prodi, perche' il governo non l'ha appoggiato incondizionatamente nella sua personale guerra alla Magistratura (e come avrebbe potuto farlo? Facendo pressione occulta sui magistrati? Ma in quale Paese democratico - a parte il caso dell'Italia di Berlusconi, unico al mondo ad essere sinceramente convinto di essere al di sopra della legge - il governo interferisce nel potere Giudiziario per proteggere qualcuno?). E va be', che Mastella e' disonesto lo sapevamo gia', colpisce solo il suo stupore che tutto il resto del governo non lo sia altrettanto.

Barbato viene trattenuto dai colleghi
durante la sua vergognosa invettiva contro Cusumano
Ma che gli altri senatori dell'Udeur debbano votare allo stesso modo, be', francamente questo e' incomprensibile, se non ammettendo che la manovra sia stata appositamente orchestrata per far cadere deliberatamente il governo. Non si capisce infatti il nesso logico tra il presunto accanimento dei magistrati contro la famiglia Mastella e la sfiducia degli altri due senatori dell'Udeur nei confronti del governo.


Il "Pezzo di merda", "Checca squallida" Cusumano
ha un malore in seguito all'attacco
verbale e fisico di Barbato
E infatti Nuccio Cusumano, a sorpresa (che sorpresa, e' uno coerente che mantiene la promessa agli elettori di appoggiare il governo!) ha votato si' alla fiducia, con questa dichiarazione: "Scelgo per la probita', scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Prodi e al suo governo". Ma ecco che, alla dichiarazione di voto di Cusumano e' seguita la reazione violenta di Barbato, che l'ha insultato, definendolo "Pezzo di merda" (bonjour, finesse) e "Checca squallida" (decisamente omofobo), nonche' alzandosi e sputandogli in faccia (un gesto che richiama, forse, inconsciamente, i rituali mafiosi).
Che bestia!

Questi fatti sono stati seguiti da un provvedimento da parte dei comitati regionali dell'Udeur della Sicilia (regione di provenienza di Cusumano) e della Campania (regione di provenienza di Mastella), che mi ha lasciato sbalordito, al punto che ho dovuto rileggere piu' volte l'articolo, per essere sicuro di non confondermi.
Mi sarei aspettato che nel documento, inviato al comitato centrale dell'Udeur di Roma dai comitati regionali, si chiedessero le dimissioni di Barbato, o quanto meno in qualche modo ci si dissociasse dal suo comportamento violento, volgare, offensivo nei confronti di Cusumano (nonche' denigratorio nei confronti delle comunita' e dei singoli cittadini omosessuali) e comunque non consono alla dignita' della carica di Senatore della Repubblica.
Invece nel documento si chiedono le dimissioni di Cusumano, perche' "non ci rappresenta piu'".
"Cusumano e' stato eletto in Senato perche' Clemente Mastella, primo eletto in Campania, opto' per la Calabria e Cusumano era il numero due nelle liste Udeur in Campania" (Mauro Fabris, deputato dell'Udeur). In questa frase si fa riferimento al trucco adottato dall'Udeur per assegnare le poltrone a certi candidati anche se non sono i piu' votati.
Alla faccia degli elettori che ingenuamente credevano che Cusumano fosse stato eletto grazie al loro voto.

Incredibile ;-)
Chi avrebbe creduto che avessi lo stomaco sufficientemente forte per farlo? In due post ho inserito quattro foto, tutte dedicate a esponenti di rilievo del partito dell'Udeur. Roba da tapparsi il naso.

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