Avevo pensato di non parlare dell'elezione del presidente degli Stati Uniti,
ma... non sono immune dall'entusiasmo che sta travolgendo tutti.
I miei amici americani sicuramente rimarrebbero sorpresi constatando quanto
interesse si ha, da questa parte dell'oceano, sull'elezione del presidente
americano.
Credo che i cittadini degli Stati Uniti siano più coinvolti da un possibile
cambiamento riguardo ai grandi temi della politica interna, l'istruzione, la
sanità, la sicurezza, sui quali non mi soffermo, ammettendo la mia ignoranza.
Per noi, invece, queste elezioni riguardano il ruolo degli Stati Uniti come
dominatori del mondo.
Penso tuttavia che il Presidente degli Stati Uniti non sia colui che detiene
veramente il potere. L'economia mondiale è un interesse ben maggiore della
democrazia statunitense, ed è proprio questo interesse, che non è certo
soggetto a democrazia, che determina l'ordine mondiale.
Questo mi fa dubitare di Obama come possibile rinnovatore della politica
mondiale. Se ci sarà un cambiamento sociale radicale a livello planetario,
sarà dovuto alla realizzazione di un interesse delle grandi multinazionali. Ed
in questo ho paura che la volontà del Presidente non abbia molta influenza.
Tantomeno quella degli elettori.
Comunque mi piace Obama. Più di McCain. Infinitamente di più di Bush. Mi
piace Obama perché è nero, e spero che questo particolare dia uno scossone a tutte
le coscienze del mondo, specialmente qui in Italia, contro qualunque tipo di
razzismo. Mi piace Obama perché ha l'immagine del pacifista e dell'ecologista,
anche se ritengo che riguardo a questi temi l'immagine non coincida con i
programmi. Mi piace Obama perché ha il volto umano, che non si dà da fare per
nascondere le lacrime dietro un sorriso di plastica. Insomma, mi piace Obama
non tanto perché io abbia fiducia in un effettivo cambiamento, ma perché
rispecchia una speranza in un cambiamento che viene dal profondo delle
coscienze dell'uomo comune. Un cambiamento verso una società più equa,
più pacifica, più ecologista, più umana.
Il cambiamento, in una società come la nostra, può avvenire solo se parte
dall'"alto" di chi manovra le leve del capitalismo mondiale. Ma una linea sulla
sabbia che determini la direzione del cambiamento verso un ordine mondiale più
morale può essere disegnata solo dalla coscienza dell'uomo comune. E
l'immagine di Obama ne è il riflesso.
Oggi amo il popolo americano per aver avuto il coraggio di scegliere per quel
cambiamento.
giovedì 6 novembre 2008
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11 commenti:
Tutti i miei amici blogger (alcuni li abbiamo in comune) hanno fatto almeno un post su questo argomento, se non più di uno. Di tutti questi post, questo è quello che mi piace di più perchè esprime esattamente quello che penso io.
E forse risponde anche alla domanda che mi sto facendo da un paio di giorni: com'è che questa elezione non mi appassiona più di tanto? Sì, certo, sono contenta. Ha un valore simbolico importante. Dà speranza. Va bene. Ma per il resto, mah!
Grazie, Dario. Buona notte.
Dario, ciao.
Anche a me piace Obama, e sono felice della sua elezione.
Béh, lo hai detto: *rispecchia una speranza in un cambiamento*.
Ma a me non pare così poco.
un saluto
g
Quello che fa ben sperare è il suo background - come direbbero loro - il suo passato da avvocato dei più deboli, autentico, non come la balla delle torture o come uomo costruito in funzione della presidenza, come fu per Kennedy.
Ed ha ragione Giovanna: la speranza è già molto.
Arte, sai che il tuo commento mi ha commosso?
Giovanna e Maurice: no, la speranza non e' affatto poco. Pero' il tempo stringe, e secondo me il mondo non ha tanto bisogno di speranza, quanto di soluzioni. Il mondo andra' avanti come nell'era Bush, con un filo di speranza nelle coscienze degli uomini. Gli irakeni morti senza speranza sarebbero morti lo stesso con la speranza, ecco.
Mi fa piacere, Dario. Quando torna la ragazza dall'isola?
Ancora un mesetto... hai visto la sua spesa al "mercatale di zona"?
Visto. Ganzo! Gli avocados della zia! C'e' chi c'ha il pomelo e chi c'ha le verze :-)
Com'e' il clima in questo periodo laggiu'?
Che cosa intendi per "laggiu'"? Dove sto io o dove sta lei?
Qui a lecco e' brutto e fa freddino, anche se finalmente ha smesso di piovere.
Laggiu' invece e' l'ottimo, come il resto dell'anno (non ci sono stagioni definite). Cioe' venticinque gradi mediamente. E' stata un po' sfortunata perche' ha piovuto molto. Ma non sempre, come puoi vedere dalle foto delle escursioni nel Waimea canyon.
Intendevo nelle Hawaii (altrimenti avrei detto "lassu'"). 25 gradi!!! Che bello!
Arte... mi sa che cambiero' presto il layout del mio blog, perche' non sopporto l'idea che quando aumentano i commenti, come in questo post, risale il faccione di merda di Berlusconi che prima era ben nascosto fuori dalla pagina!
oddıo ma tu come faı a saperlo??? avevo capıto una cosa del genere ma non ne ero sıcura.... haı amıcı turchı???
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