Arrivati a Somana (LC), bisogna salire al primo tornante, dove c'è l'imbocco di via dell'Acqua Bianca, punto iniziale dell'escursione, con le indicazioni dell'omonimo Bed and Breakfast. Qui c'è anche un piccolo parcheggio, ma è proprio piccolo, e quando siamo arrivati noi era al completo. Tornando più giù abbiamo trovato finalmente un posto per l'auto, aggiungendo un pezzo di cammino sulla strada asfaltata. Lì ci siamo subito imbattuti in un simpatico signore anziano che, visti i nostri preparativi (zaino in spalla, scarponi, ginocchiere, bastoni e borraccia) ci ha subito chiesto, con aria un po' canzonatoria, "Dov'è che andate a quest'ora?" (come a dire - alle 11 di mattina non è un po' tardi per cominciare un'escursione?). "Eh, volevamo andare su alla cascata!" - "Ah, il Sentiero del Fiume! Ah be', lì dovrebbe esserci un po' d'ombra!". In effetti meno male che buona parte del sentiero è in mezzo ai boschi, perché il sole, quel giorno, era davvero cocente. "Incontrerete qualche biscia...". Ora Nonno stava iniziando a esagerare un po'... "Ehi, così spaventa mia moglie!", mento io, per tagliare corto. "Poi quella mi cambia idea e non vuole più andar sù". "No, be'...", sorride, "avete i bastoni per scacciarle!", tenta, un po' impacciato, di rassicurarla.
R. in realtà non è per niente spaventata. Nonno ci saluta augurandoci buona passeggiata. Non incontreremo alcun terribile mostro (ma poi, le biscie, che male fanno?). Più oltre rideremo dei suoi consigli premurosi.
Purtroppo Maddie ha di recente rotto il legamento crociato, e quel giorno era in attesa dell'operazione. Ora è convalescente e, se tutto va bene, ne avrà ancora per qualche mese, prima di poter ricominciare a venire con noi. Stavolta è quindi rimasta a casa, e Mr. Bentley le ha fatto compagnia. E meno male, perché in alcuni tratti per loro il sentiero sembrerebbe impraticabile.
Imboccando via dell'Acqua Bianca si incontrano subito i primi cartelli che indicano il "Sentiero del Fiume", con il segnavia n. 15B, che insieme a segni rossi sulle rocce ci hanno efficacemente tenuto compagnia per tutto il tragitto. La strada asfaltata, dopo aver superato le ultime case del centro abitato prosegue in leggera discesa con una carrozzabile sterrata, dove si incontrano degli animali (asini e capre) in un recinto. Presto la carrozzabile diventa un sentiero e, nel saliscendi, arriva al livello del torrente. Qui comincia la parte più bella dell'escursione, che costeggia il torrente e lo attraversa numerose volte in facili guadi. Si incontrano cascatelle che si gettano in piccole pozze tanto invitanti, che ero lì lì per tuffarmici. La camminata in alcuni punti si fa poi più difficile. Impossibile superare alcuni tratti senza aggrapparsi alle apposite catene inchiodate sulla roccia. In verità non si tratta di cosa poi così terribile, se non per uno come me che soffre di vertigini. La presa alle catene è ben salda, ma lo strapiombo che in alcuni tratti arrivava a una decina di metri non era per niente rassicurante.
La parte più dura della risalita è quando si giunge ai piedi della magnifica cascata di Era. Il sentiero sale ripido, anche qui a tratti con le catene, fino alla sua sommità, dove il sentiero 15B termina all'incrocio con il 15.
Verso destra, in altri quindici minuti si arriva all'alpe di Era con la relativa cappelletta. Noi abbiamo tagliato questa parte e siamo ritornati a Somana, seguendo i segni gialli, lungo il sentiero 15. Questa parte dell'escursione, pressoché pianeggiante, è molto più facile dell'andata. Questo sentiero domina la gola dove scorre il fiume, ed in alcuni momenti è possibile vedere il sentiero 15B percorso prima, dall'alto.
Ad un certo punto si incontra una chiesetta con dei locali che i volontari gestiscono come punto di ristoro, dichiarando di raccogliere soldi per la ristrutturazione della cappella. Abbiamo fatto sosta qui, sfiniti dalla sete (la borraccia da un litro era già stata prosciugata da tempo!).
Dopo una visitina alla fresca chiesetta abbiamo ripreso il cammino. L'ultimo tratto è costituito da una lunghissima discesa su gradini, segnata ad intervalli regolari dalle stazioni della via crucis (che, scendendo, si percorre a rovescio). Il sentiero termina sulla strada principale, ad un tornante più sopra dell'incrocio con via dell'Acqua Bianca.
L'escursione, invero lunga e faticosa, non presenta difficoltà insormontabili, se non i brevi tratti con le catene. Il 15B è tuttavia etichettato con doppia E (Escursionisti Esperti). Poiché il torrente è a rischio di improvvise piene, è sonsigliato se si prevede possibilità di pioggia. A causa dei numerosi guadi (si entra nell'acqua fino alla caviglia) è opportuno calzare scarponi impermeabili.
Andata:
Tempo: 2:41
Distanza: 15.5km
Dislivello: 591m (1146m in salita e 555m in discesa)
Altitudine: da 343m a 934m
Ritorno:
Tempo: 2:06
Distanza: 8.16km
Dislivello: -591m (214m in salita e 805m in discesa)
Altitudine: da 934m a 343m
In rosso l'andata sul sentiero 15B, in giallo il ritorno sul 15.
A: parcheggio; B-C: cascata di Era; D: cappella-ristoro
Statistiche cumulative delle 5 escursioni dall'inizio dell'anno:
Tempo totale: 16:31
Distanza: 58.39km
Dislivello: 3646m
Altitudine minima: 343m
Altitudine massima: 1550m